giovedì 11 novembre 2010

"Futuro rosso"

Ciao a tutti!
Questo dipinto, ultimo di questa mostra Artosti 2010, rappresenta un futuro dove l'uomo è ancora legato alla natura, alla vita e l'anima del pianeta stesso nonostante un avanzamento tecnologico... pericoloso se non utilizzato in modo corretto.
Nel passato gli alberi erano simbolo di una manifestazione reale della divinità: alle piante gli uomini chiedevano protezione e conforto, illuminazione e consiglio, e intorno ad esse fiorirono miti e leggende in cui si fondevano il mistero della Vita e del Divino.
Albero della Vita, della Conoscenza, del Bene e del Male, della Cabala... Albero che con la sua verticalità unisce il cielo alla terra, il sacro al profano, il visibile all'invisibile... Albero che è espressione stessa della vita che si rigenera incessantemente, che come l'uomo ha il destino di dover realizzare pienamente la sua forma, di diventare un'entità perfetta e compiuta.
Nutrirsi dell'albero significa assorbire la sostanza stessa del mondo e la conoscenza assoluta.
L'energia vitale dell'albero è associata anche ai poteri femminili della creazione, è associato alla terra e al cosmo che, come l'albero, si rigenera incessantemente ed è sorgente inesauribile della vita, che include tutte le cose in una dinamica creatrice.
In molti miti, l'uomo nasce dall'albero e alla sua morte viene sepolto in un albero cavo, restituendolo così alla dea-madre-albero che lo partorì.

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